| Governo di larghe intese diviso sull'Imu L'esecutivo sta lavorando per riuscire a ridurre l'impatto della tassa sulla prima casa: spunta l'ipotesi che a pagare siano solo coloro la cui imposta è superiore ai 600 euro. Il Pdl contro Saccomanni: "Ministro inadeguato"
Redazione 7 Luglio 2013 1
Enrico Letta e Angelino ALfano ROMA - Resta il nodo Imu per il governo guidato da Enrico Letta. Per ridurre l'impatto della tassa sulla prima casa, l'esecutivo è al lavoro per trovare soluzioni e, come anticipato da "La Repubblica", ci sarebbe l'ipotesi di far pagare solo coloro la cui imposta supererebbe i 600 euro.
Si andrebbero così a colpire principalmente i proprietari di villette, mentre resterebbero esenti circa nove italiani su dieci. L'impegno a superare l'attuale tassazione sugli immobili c'è, ha assicurato sabato il premier Enrico Letta, anche per depotenziare la polemica del Pdl dopo i rilievi del Fondo monetario internazionale, che ha fatto sapere di ritenere l'imposta necessaria. Ma il modo per superare lo scoglio dell'Imu, a cui il Pdl condiziona la vita del governo, è tutto da trovare e la settimana prossima, con il vertice di maggioranza di mercoledì, sarà decisiva per capire la direzione di marcia.
"L'IMU VA MANTENUTA": LO STOP DEL FMI
Dopo una campagna elettorale che ha fatto dell'Imu un tema cardine, il Popolo della Libertà non ha intenzione di mollare la richiesta di un'abolizione totale dell'imposta. "Solo con una terapia d'urto di questo tipo si può finalmente invertire la rotta", è la parola d'ordine del capogruppo Renato Brunetta, pronto a dare battaglia, a suon di numeri, sulla necessità di cancellare la tassa. I "falchi" del Pdl non rinunciano ad andare all'attacco del ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che per cancellare del tutto l'Imu dovrebbe trovare una copertura di circa 4 miliardi. Il ministro, affonda Maurizio Gasparri, è "assolutamente inadeguato al ruolo, il governo deve affrontare sfide difficili, che vanno sostenute con lealtà, e proprio per questo dico che ci vuole un ministro dell'Economia, non una figura grigia e inadeguata".
PD-PDL, IL GOVERNO DELLE LUNGHE ATTESE
UNA DIFFICILE MEDIAZIONE - Il premier Letta lavora per cercare una mediazione dentro la maggioranza. Il Pd, infatti, preferirebbe una rimodulazione selettiva: il viceministro Stefano Fassina propone di cancellare l'Imu "solo sulle abitazioni di valore basso o medio", così da consentire, con i 2 miliardi provenienti dalle prime abitazioni di livello alto, di recuperare fondi da usare per evitare l'aumento dell'Iva. "Bisogna riorganizzare queste imposte - sostiene il ministro Flavio Zanonato - e non semplicemente eliminarle, perché sono quattro miliardi che bisogna trovare".
"DA LETTA FAVORI ALLE LOBBY DEL GIOCO D'AZZARDO"
In questi giorni, in realtà, tutte le ipotesi, dall'abolizione totale alla rimodulazione, sono sul tavolo, spiegano fonti di governo in attesa di trovare la soluzione politica entro Ferragosto, termine fissato dal premier per la riforma sulla tassazione degli immobili. Una riforma che dovrà mettere insieme la riforma dell'Imu, la Tares e, nel complesso, la fiscalità locale in una ristrutturazione che tenga insieme le richieste dei partiti e quelle degli enti locali.
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